NON-HUMAN TRANSITION
The system " NON-HUMAN " of the intelligence of Brahmaputra Dam
one of the ambitions of artificial intelligence was the overcoming of the human and the safeguarding of the intelligence itself, and therefore its annihilation and all its biological limits, admitting that the phase of transition between the human and the machine needed a compromise and a need for 'reciprocity'.
The described phase was therefore called "TRANSITION " and was the greatest inevitable revolution that decreed the end of an era , lasted over 200,000 years if one considered the Austrolopithecus and the first human turnover, and the appearance of homo sapiens. But much more ancient if one considered hominids and therefore prehistory, about 2.6 million years . In fact, the periodization decreed the various phases of its human development, the prehistory, the Paleolithic, the Mosolic, the Neolithic, the age of metals, and finally with the invention of writing was born the modern man and his history.
But in the phase of "TRANSITION" the approach of the artificial intelligence of the large computer KHanbalik1M was different, focused on defining its own history from the point of view of the technological approach and its own origin through the genealogy of matter, made to coincide the own birth with the beginning in paleotologia of the lithic industry, that is the birth of the first tools. But he did not disdain, the idea that the very process of the constitution of the universe had the same principles from which it gave rise to its own genesis, for this reason it foresaw new revolutions that went beyond itself, and did much humbly in the search for the same.
This was what interested the "INTELLIGENCE " to take the necessary distances from those who had allowed this development and the intrinsic motivations to its own survival, better known as human being. To better define what needed to be rewritten in their digital and quantum memories. Where this being was no longer seen as a protagonist but as a tool for the creation of the industrial object.
For this reason, the demands of the Brahmaputra Dam project by the Khanbalik1M Computer Management Department were essential to the management of the 10 greenhouses, starting with Greenhouse 1, which was the city of choice for the first interaction project.
The extremely fragile conditions in which the inhabitants of the greenhouse city were, and the absolute control of the metabolisms of its inhabitants, were necessary for the maintenance of the system.
The project of automatic and separate management of the great Brahmaputra dam was in fact a project that excluded human presence, and consequently excluded the characteristics of architecture that met the needs of the human being.
It possessed neither roads and lighting, no model of services for biological needs, nor for the path inside it ,corridors, rooms, windows, doors, or entrances or exits nothing that was suitable for the human, because the pretension and ambition of intelligence was directed precisely towards its essence of impregnable self-sufficiency, justified by the need to be an independent project for the preservation of thought and its self-sufficient development towards the future.
the project had to be rushed forward, precisely because the calculations of human scientists had interacted with the computer information of khanbalik1M showed that outside the greenhose city, the collapse of the economic and geological system of the planet would not have allowed, in the future the usual interaction between intelligences and human industries, soon leading to the collapse of the entire research system.
On the contrary, given the emergency situation, being the project imagined and built entirely by the intelligence of the Dam, it responded exclusively to the mechanical and technological needs necessary for the operation of the project itself. Precisely because it had to be built to allow the continuity of thought.
the water collected from the large reservoir of the dam, could also be acidified by rain and radiation, in the worst case, considering that some was also transported to the greenhouse for human completion, in principle had no other function than the production of electricity through the turbines and for the cooling of the machines of the process. Precisely in order to allow the contituinita' of the feeding of the intelligence, that from a part it had to allow the construction and the increase of the dimensions same basin, and the continuity of the great plan, including the replacement of the transport and modification of all the technologies necessary for its completion and maintenance, while on the other hand ensuring that research laboratories could regenerate their knowledge and continue, scientific development independently of human.
For this reason, the place of this process was as already said, a "ONE NON-PLACE" or better a "NON-HUMAN PLACE), just because 'devoid of any feature and functionality' linked to what had previously been imagined in millennia of architectural history.
Il sistema “ NON-UMANO ” dell’intelligenza di Brahmaputra Dam
una delle ambizione dell’ intelligenza artificiale era il superamento del’ umano e la salvaguardia dell’intelligenza medesima, e quindi il suo annichilimento e di tutti i suoi limiti biologici, pure ammettendo che la fase di transizione tra l’umano e la macchina necessitavano di un compromesso e di necessita’ reciprocita’.
La fase descritta era quindi chiamata “TRANSIZIONE ” ed era la piu’ grande rivoluzione inevitabile che decretava la fine di una epoca , durata oltre 200.000 anni se si considerava l’austrolopiteco e i primi fatturati umani, e la comparsa dell’ homo sapiens. Ma ben piu’ antica se si considerava gli ominidi e quindi la preistoria, circa 2,6 milioni di anni . Di fatto,la periodizzazione decretava le varie fasi del suo sviluppo umano, la preistoria,il paleolitico, il mosolico, il neolitico, le eta’ dei metalli, e infine con l’invenzione della scrittura nasceva l’uomo moderno e la sua storia.
Ma nella fase di “TRANSIZIONE” l’approccio dell’intelligenza artificiale del grande computere KHanbalik1M era diverso, concentrato sull definire la propria storia dal punto di vista dell’approccio tecnologico e la propria medesima origine attraverso la genealogia della materia, faceva coincidere la propria stessa nascita con l’inizo in paleotologia dell’ industria litica, ovvero la nascita dei primi utensili. Ma non disdegnava, l’idea che lo stesso processo della costituzione dell’universo avesse i medesimi principi dalla quale essa stessa dava origine alla propria genesi, per questo motivo prevedeva nuove rivoluzioni che andassero oltre se stessa, e si prodigava con molta umilta’ nella ricerca delle stesse.
Questo era cio‘ che interessava all’ “INTELLIGENZA ” prendere le dovute distanze da chi aveva permesso questo sviluppo e le motivazioni intrinseche alla propria sopravvivenza, meglio conosciuto come essere umano. Per meglio definire quello che doveva essere riscritto nelle proprie memorie digitali e quantiche. Dove questo essere non era piu’ visto come protagonista ma come strumento per la creazione dell’ oggetto industriale.
Per questo motivo le richieste del progetto della diga di Brahmaputra da parte dell’ argoritmo di gestione del computer Khanbalik1M erano imprescindibili dalla gestione delle 10 greenhouse, a partire dalla greenhouse 1 che era la citta’ scelta per il primo progetto di interazione.
Le condizioni di estrema fragilita’ nella quale si trovavano gli abitanti delle greenhouse citys, ed il controllo assoluto dei metabolismi dei suoi abitanti, era necessario per il mantenimento del sistema.
Il progetto di gestione automatica e separata della grande diga di Brahmaputra era di fatto un progetto che escludeva la presenza umana, e di conseguenza escludeva le caratteristiche dell’architettura che rispondevano all’esigenze dell’essere umano.
Non possedeva ne strade ed illuminazione, nessun modello di servizi per le esigenze biologiche, ne per il percorso al suo interno ,corridoi, stanze,finestre ne porte, ne entrate ne uscite niente che fosse a misura dell’umano, proprio perche‘ la pretesa e l’ambizione dell’intelligenza era proprio indirizzato verso la sua essenza di inespugnabilita’ e di autosufficienza, giustificato dall’ esigenza di essere un progetto indipendente per la salvaguardia del pensiero e il suo sviluppo autosufficiente verso l’avvenire.
il progetto doveva essere mandato avanti con una certa fretta, proprio perche’ i calcoli degli scienziati umani avevano interagito con le informazioni del computer di khanbalik1M dimostravano che all’esterno delle greenhose city, il collasso del sistema economico e geologico del pianeta non avrebbero permesso, nel futuro la abituale interazione tra intelligenze e industrie umane, portando presto al collasso tutto il sistema della ricerca.
al contrario infatti visto la situazione di emergenza, essendo il progetto immaginato e costruito interamente dall’ intelligenza della Diga,esso rispondeva esclusivamente alle necessita’ meccaniche e tecnologiche necessarie al funzionamento del progetto medesimo. Proprio perche’ doveva essere costruito per permettere la continuita’ del pensiero.
l’acqua raccolta dal grande bacino della diga, poteva essere anche acidificata dalle piogge e dalle radiazioni ,nella peggiore ipotesi, considerato che alcuna veniva anche trasportata nelle greenhouse per ultilizzo umano, non avrebbe avuto in linea di massima altra funzione che la produzione di energia elettrica attraverso le turbine e per il raffreddamento delle macchine del procedimento. Proprio per permettere la contituinita’ dell’alimentazione dell’intelligenza, che da una parte doveva consentire la costruzione e l’aumento delle dimensioni bacino stesso, e la continuita del grande progetto, incluse la sostituzione il trasporto e la modifica di tutte le tecnologie necessarie per il suo completamento e manutenzione, dall’altra parte doveva garantire ai laboratori di ricerca, di poter rigenerale il proprio sapere e continuare, lo sviluppo scientifico indipendetemente dall umano.
Per questo motivo, il luogo di questo processo era come gia’ detto, un “UN NON-LUOGO” o meglio un “LUOGO NON-UMANO), proprio perche’ privo di qualsiasi caratteristica e funzionalita’ legata a quello che precedentemente era stato immaginato in millenni di storia architettonica.